L'HIV è un argomento di grande importanza per la salute pubblica, e una corretta informazione è il primo passo per la prevenzione e la gestione della malattia. In questo documento, esploreremo in dettaglio che cos'è l'HIV, come si manifesta, le sue modalità di trasmissione e i moderni trattamenti disponibili, per offrirti un quadro completo e aggiornato su questa condizione.

Che cos’è l’HIV

L’HIV (Human Immunodeficiency Virus) è un virus che attacca e compromette progressivamente il sistema immunitario umano. Appartiene alla famiglia dei retrovirus e, se non trattato, può causare la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). Il suo bersaglio principale sono le cellule del sistema immunitario, in particolare i linfociti T CD4+, che svolgono un ruolo cruciale nella difesa dell'organismo da infezioni e malattie.

Una volta entrato nel corpo, l'HIV si replica utilizzando il meccanismo cellulare dell'ospite. Questo processo porta alla distruzione dei linfociti CD4+, indebolendo gradualmente la capacità del corpo di combattere agenti patogeni. È importante sottolineare che avere l'HIV non significa automaticamente avere l'AIDS. L'AIDS è la fase più avanzata dell'infezione, caratterizzata da un sistema immunitario gravemente compromesso che rende il corpo vulnerabile a infezioni opportunistiche e a tumori specifici. Negli ultimi decenni, grazie ai progressi della medicina, l'aspettativa di vita delle persone con HIV è notevolmente migliorata, trasformando l'infezione da una condizone quasi sempre fatale a una patologia cronica gestibile.

Qual è il primo sintomo dell'HIV?

Spesso, nelle prime 2-4 settimane dall'infezione, una persona può sperimentare una sindrome acuta simil-influenzale, nota come sindrome retrovirale acuta. Questi sintomi sono una reazione del corpo all'infezione iniziale e non sono specifici dell'HIV, motivo per cui possono essere facilmente confusi con altre comuni malattie virali. I sintomi più comuni includono:

  • febbre alta
  • eruzioni cutanee
  • dolori muscolari e articolari
  • linfonodi ingrossati
  • mal di gola
  • mal di testa
  • nausea e diarrea
  • stanchezza persistente

È fondamentale comprendere che molte persone non manifestano alcun sintomo in questa fase, o i sintomi sono così lievi da passare inosservati. Per questo motivo, l'assenza di sintomi non è un indicatore affidabile per escludere l'infezione. Dopo questa fase acuta, l'infezione entra in una fase di latenza clinica, che può durare per molti anni. Durante questo periodo, il virus continua a replicarsi a bassi livelli e a danneggiare lentamente il sistema immunitario, ma la persona infetta può non avere alcun sintomo.

Modalità di trasmissione

L'HIV si trasmette attraverso lo scambio di fluidi corporei specifici tra persone. È essenziale conoscere le vie di trasmissione per adottare misure di prevenzione efficaci. Le principali modalità di trasmissione sono:

  • rapporti sessuali non protetti: la trasmissione avviene attraverso lo scambio di fluidi genitali (sperma, liquido pre-eiaculatorio, secrezioni vaginali e rettali) e sangue durante i rapporti sessuali vaginali, anali o orali non protetti. L'uso corretto e costante dei preservativi è il metodo più efficace per prevenire la trasmissione sessuale dell'HIV.
  • scambio di sangue: la trasmissione può avvenire attraverso la condivisione di aghi, siringhe o altri strumenti contaminati con il sangue di una persona sieropositiva. Questo è un rischio comune tra i tossicodipendenti che fanno uso di droghe per via endovenosa.
  • trasfusione di sangue: oggi, grazie a rigorosi controlli del sangue donato, questo rischio è quasi nullo nei paesi sviluppati. Tuttavia, in passato, era una delle principali cause di infezione.
  • da madre a figlio: la trasmissione può avvenire durante la gravidanza, il parto o l'allattamento. Fortunatamente, con una diagnosi precoce della madre e l'adozione di misure preventive, come la terapia antiretrovirale, il rischio di trasmissione verticale può essere ridotto a meno dell'1%.

È importante sottolineare che l'HIV non si trasmette attraverso contatti casuali come strette di mano, abbracci, baci sulla guancia, colpi di tosse o starnuti, né attraverso l'uso di bagni o posate in comune. Il virus non sopravvive a lungo al di fuori del corpo umano.

Diagnosi e test disponibili

La diagnosi precoce dell'HIV è fondamentale per iniziare tempestivamente la terapia e prevenire la trasmissione. Esistono diversi tipi di test disponibili:

  • test combinati di quarta generazione: rilevano sia gli anticorpi anti-HIV che l'antigene p24. L'antigene p24 è una proteina del virus che compare molto precocemente, già dopo 2-3 settimane dall'infezione. Questi test sono i più affidabili e precisi per una diagnosi precoce.
  • test rapidi: possono essere eseguiti su saliva o una goccia di sangue dal dito e forniscono un risultato in pochi minuti. Se il risultato è positivo, è necessario confermarlo con un test di laboratorio tradizionale.
  • test di conferma (Western Blot o test di differenziazione): vengono utilizzati per confermare un risultato positivo ottenuto con i test di screening.

I test sono disponibili presso strutture sanitarie pubbliche, consultori, ospedali e anche in farmacia. Spesso sono gratuiti e anonimi per garantire la privacy dei pazienti. Il periodo finestra, ovvero il tempo necessario affinché un test possa rilevare l'infezione, varia a seconda del tipo di test utilizzato. Per i test di quarta generazione, il periodo finestra è di circa 4-6 settimane, ma possono dare risultati affidabili anche prima.

Trattamenti e gestione della malattia

I trattamenti moderni per l'HIV, noti come terapia antiretrovirale (ART), hanno rivoluzionato la gestione della malattia. L'ART consiste nell'assunzione di una combinazione di farmaci che agiscono su diverse fasi del ciclo di vita del virus, impedendone la replicazione. L'obiettivo della terapia è mantenere la carica virale (la quantità di virus nel sangue) a livelli non rilevabili. 

Una volta che la carica virale è soppressa in modo sostenuto, la persona sieropositiva non può più trasmettere il virus per via sessuale. Questo concetto è riassunto dalla formula U=U (Undetectable = Untransmittable), ovvero "Non rilevabile = Non trasmissibile".

La terapia antiretrovirale non cura l'infezione, ma la tiene sotto controllo, permettendo al sistema immunitario di recuperare e funzionare in modo efficace. La gestione della malattia richiede una stretta collaborazione tra il paziente e il medico specialista, con controlli regolari per monitorare la carica virale, il numero di linfociti CD4+ e l'eventuale insorgenza di effetti collaterali.

L'aderenza alla terapia è fondamentale: saltare anche solo poche dosi può permettere al virus di replicarsi e sviluppare resistenza ai farmaci, compromettendo l'efficacia del trattamento. I farmaci attuali sono molto più facili da assumere, spesso combinati in una singola compressa da prendere una volta al giorno, e con meno effetti collaterali rispetto alle terapie del passato.

Quanto si vive con l'HIV?

Grazie alla terapia antiretrovirale, l'aspettativa di vita delle persone con HIV che iniziano il trattamento in tempo è oggi quasi uguale a quella della popolazione generale. Una persona che riceve una diagnosi precoce e aderisce scrupolosamente alla terapia può vivere una vita lunga, sana e produttiva, senza che la sua aspettativa di vita sia significativamente ridotta. La chiave è la tempestività: prima si inizia la terapia, maggiori sono le probabilità di mantenere il sistema immunitario in buona salute e di prevenire l'evoluzione verso l'AIDS.

Con una carica virale soppressa, la persona sieropositiva può avere relazioni sane e appaganti, avere figli senza il rischio di trasmettere il virus al partner o al bambino e godere di una qualità della vita eccellente. 

Nonostante ciò, le persone con HIV possono essere più suscettibili a determinate condizioni mediche legate all'invecchiamento, come malattie cardiovascolari, osteoporosi e alcuni tipi di cancro, motivo per cui è fondamentale mantenere uno stile di vita sano, seguire una dieta equilibrata e fare attività fisica regolare. La ricerca continua a progredire, con l'obiettivo di sviluppare terapie ancora più efficaci, farmaci a lunga durata d'azione (come le iniezioni semestrali) e, in futuro, una possibile cura definitiva. 

La prospettiva di vita per chi vive con l'HIV oggi è radicalmente diversa rispetto a pochi decenni fa, dimostrando l'incredibile impatto della ricerca scientifica e l'importanza della prevenzione, della diagnosi e del trattamento.